Quando  mi è stato chiesto di scrivere una breve prefazione per questo libro, devo dire che ho accettato volentieri pur conoscendo le mille difficoltà che puntualmente emergono se si deve scrivere di situazioni in cui si è personalmente coinvolti. Un progetto, questo, nato dalla tenacia e dalla volontà di Elisabetta Ternullo, poetessa che con “Trentasette Passi Dentro” vuole segnare il punto di partenza verso una mèta lontana.

L’idea reciproca di veder pubblicata una raccolta di poesie è stata da subito considerata realizzabile ma al tempo stesso ardita  visto che, seppur consapevoli della indiscutibile qualità dei testi, si era deciso di associare ad essi la fotografia come mezzo di comunicazione al fine di dare, nella maniera più appropriata, un valore aggiunto. E così è stato.

Leggendo le poesie di Elisabetta, si entra a far parte del suo mondo lirico, un mondo che è dapprima tutto suo e che successivamente il lettore è chiamato inevitabilmente a condividere. Nei suoi testi la genuinità, la purezza poetica, la quotidianità. Nelle immagini i suoi sguardi, i suoi stati d’animo, le sue emozioni.

Una raccolta di versi, ai quali abbiamo cercato di accostare delle immagini interessanti e significative, in cui viene evitata la divagazione e dove si avverte una realtà di verità assolute su uno sfondo autobiografico fino al punto di sfociare, con ferma determinazione e toccanti immagini, in poesia.

Allora questo può essere il posto giusto dove la poesia parla al cuore della gente e le immagini accompagnano, silenziosamente, il piacere della lettura. [Enrico Petracca]